Premessa
Il Progetto nazionale triennale ha assegnato al Consiglio Nazionale la responsabilità di “Revisione dell’offerta formativa complessiva relazionando i diversi livelli associativi” ovvero scegliere una impostazione globale per la formazione nel MASCI collegando le possibili azioni dei livelli nazionale e regionale con l’obiettivo, sempre espresso nel programma nazionale, di “Rivedere l’offerta formativa anche in relazione alle diversità generazionali con attenzione ai momenti formativi per la persona, a quelli relativi alla vita e alle esigenze delle comunità, ai differenti ruoli di servizio del Movimento”.
Partendo dalla verifica sull’esperienza degli ultimi anni e sottolineando alcuni punti cardine, in sintesi il Consiglio Nazionale nella riunione del 26-28 gennaio 2018 assume le seguenti linee quali indicazioni per una riorganizzazione della formazione e del relativo settore all’interno del Movimento.
Principi fondativi
- La finalità della formazione per il MASCI è far crescere un Movimento che abbia omogeneità generale nel sentire e nell’agire, nel rispetto delle singole diversità e delle peculiarità locali, non disperdendo il patrimonio acquisito. Pertanto la formazione nel Masci non è funzionale all’azione educativa (come avviene nelle associazioni scout giovanili) né ad altri scopi comuni ma è utile alla crescita personale e comunitaria di tutto il Movimento.
- Si è spesso precisato che la formazione si deve occupare di accrescere le competenze di una persona e quindi va ad incidere maggiormente sul suo saper fare, mentre l’educazione produce per la persona un cambiamento nei suoi comportamenti e quindi incide maggiormente sul suo essere. Pur rappresentando due fasi diverse, abbiamo comunque coscienza che la distinzione non è sempre così rigida, ed in molte esperienze i due aspetti possono bene integrarsi. Per l’adulto scout essere e fare non possono essere strutturalmente separati, sono uniti nell’agire (operare con coscienza e quindi fare con la consapevolezza del proprio essere), infatti l’adulto scout è colui che agisce nel cuore, nel creato, nella città.
- Le proposte formative del Masci rispondono a due contestuali scelte: gli eventi sono pensati senza una sequenzialità che presupporrebbe un ordine nella partecipazione, e ogni adulto scout può vivere qualsiasi evento, indipendentemente dalle sue esperienze precedenti. Nello spirito del Movimento che si apre all’esterno ad ogni persona interessata, tutti gli eventi possono vedere la partecipazione anche dei non iscritti.
- Coloro che ai diversi livelli sono chiamati a svolgere un ruolo in Staff negli eventi formativi lo fanno a nome del Movimento e soprattutto devono aver chiaro che il loro compito è quello di suscitare interesse e domande da parte dei partecipanti e non quello di dare risposte o offrire ricette, pertanto sono veri e propri animatori tra adulti, inoltre chi ricopre l’incarico di responsabile dell’evento è anche inserito nel relativo elenco nazionale degli “animatori della formazione”
- Molti sono gli eventi che possono avere carattere formativo, realizzati a livello regionale o nazionale, ma in questo contesto si precisano solo quelli che possono assumere una specifica connotazione e peculiarità formativa in relazione ad alcuni momenti della vita dell’adulto scout nel Movimento:
- Il Campo, momento tipico di vita scout, di tipologia e contenuto relativo al momento proposto ma sempre in luogo fisso e della durata di alcuni giorni
- La Route, è una metodologia di svolgimento itinerante del campo.
- La Bottega è una tipologia di campo ove si va per acquisire e approfondire una particolare competenza.
Proviamo a riassumere le occasioni di formazione strutturate che nell’insieme vanno a comporre l’offerta formativa per il MASCI; ogni proposta cerca di rispondere ad un “momento” della vita dell’adulto scout, successivamente sono meglio esplicitate ed articolate.
- Momento della scoperta deve essere vissuto come “momento di introduzione allo scautismo degli adulti” attraverso il tempo della SCOPERTA
- Momento della responsabilità quale cammino di “presa di coscienza per animare all’interno del Movimento, della Chiesa e della Società, un concreto servizio” attraverso il Campo per ANIMATORI
- Momento della competenza quale strumento per acquisire particolari competenze utili al cammino delle comunità e del Movimento “per far meglio le cose” attraverso le Botteghe di COMPETENZA
- Momento dell’approfondimento quale occasione legata agli obiettivi progettuali generali “per scendere in profondità di particolari tematiche per la crescita personale e del Movimento” attraverso il Campo I CARE
- Momento dell’esperienza sono proposte particolari di alcuni “territori” offerte a tutti, tese a vivere una esperienza specifica e forte, attraverso Campo/Route…….
MOMENTO DELLA SCOPERTA
Quando qualcuno si affaccia al MASCI ha necessità di comprendere il significato e la proposta del Movimento. Pertanto ci si deve preoccupare di proporre un “momento di introduzione allo scautismo degli adulti” sia ai singoli sia alle intere nuove comunità. Questo momento può essere vissuto non con un singolo unico evento ma come il tempo della SCOPERTA
- Il tempo della scoperta deve vedere le regioni quali responsabili di una azione programmata e pensata, nel senso che esse dovranno impostare azioni diverse per i singoli che entrano in Comunità già formate o per intere nuove Comunità che si accingono ad entrare nel MASCI.
- Il protagonismo delle regioni dovrà concretizzarsi nella fase di identificazione delle necessità, e nella fase di organizzazione delle proposte. Pertanto la cura di questo momento dovrà far parte dell’azione regionale, anche per meglio interagire con l’azione tesa allo sviluppo.
- Nel caso in cui le persone nuove siano solo alcune, sparse in diverse comunità, è ragionevole pensare che le stesse comunità provvedono a buona parte del cammino per una prima conoscenza del MASCI e al loro inserimento nel Movimento stesso.
- Si può però ipotizzare un incontro o altro evento gestito dal livello regionale.
- Nel caso invece di intere nuove comunità che nascono, il cammino di conoscenza che si offre può far parte del cammino costituente la stessa comunità, con l’evidente diretto impegno del livello regionale.
- In questo caso ogni regione potrà scegliere di proporre, a seconda delle situazioni, eventi-incontri diversi, svolti in tempi e con modalità diverse.
- E’ comunque sempre possibile proporre regionalmente un evento lungo –Campo della scoperta– che raccolga i neofiti per introdurli allo scautismo degli adulti.
- Ogni regione identificherà una pattuglia formazione di AS a cui si chiede il servizio di seguire il tempo della scoperta, tale pattuglia dovrà relazionarsi anche con il livello nazionale specifico.
MOMENTO DELLA RESPONSABILITÀ
Agli Adulti Scout che dopo un periodo di vita nel MASCI si rendono sensibili e disponibili a vivere esperienze di servizio più coinvolgenti e con responsabilità di animazione verso gli altri, si può offrire l’opportunità di un “momento per approfondire l’animazione all’interno del Movimento, della Chiesa e della Società, un concreto servizio”. Questo momento può essere proposto quale CAMPO per ANIMATORI.
- I campi per animatori possono entrare a far parte di una progettualità interregionale, anche se aperti a tutti. Questi hanno lo scopo di approfondire e riflettere sulla responsabilità di animare un servizio nel MASCI, nella Chiesa e nella Società.
- Questi campi devono rientrare nell’offerta complessiva nazionale in modo da essere inseriti in un unico calendario. I Capi Campo, nominati dal livello nazionale, dovranno essere inseriti nell’apposito elenco, mentre i componenti dello staff possono vedere coinvolti adulti scout delle regioni proponenti.
MOMENTO DELLA COMPETENZA
Agli Adulti Scout che vogliono acquisire o sviluppare competenze particolari in alcuni campi si può proporre un “momento per far meglio le cose” attraverso l’organizzazione di BOTTEGHE della COMPETENZA.
- Le botteghe devono essere a carattere nazionale ma potranno anche essere proposte dal livello regionale, potranno avere una durata diversa, a seconda delle necessità. Le tematiche dovrebbero essere legate alle necessità della vita ordinaria e quotidiana delle comunità, o rispondere a scelte particolari del progetto nazionale triennale (ad esempio si potrebbero svolgere botteghe su Strumenti di comunicazione, Tecniche di animazione, La preghiera in comunità, Scautismo internazionale, Accoglienza degli immigrati, Criteri e regole per una efficiente organizzazione, ecc. ecc. ecc….)
- Le Botteghe devono rientrare nell’offerta complessiva nazionale in modo da essere inserite in un unico calendario. I Capi Campo, nominati dal livello nazionale, dovranno essere inseriti nell’apposito elenco, e gli staff vedranno sempre la presenza di persone esperte, anche esterne, nella competenza affrontata.
MOMENTO DELL’ESPERIENZA
Esistono esperienze consolidate da anni, specifiche e particolari, organizzate da diverse realtà territoriali che possono essere identificate quali ROUTE O CAMPO.
Questi momenti proposti da particolari realtà, se promosse a livello nazionale e offerte a tutti, possono essere inserite organicamente nel cammino generale del Movimento quali occasioni tese a far vivere una esperienza specifica e forte. Sarebbe interessante aprire questi eventi alla partecipazione, non solo degli adulti scout, ma anche a persone interessate esterne al Movimento.
- Le regioni o i settori che abitualmente propongono l’evento dovrebbero esserne i responsabili organizzativi anche se coordinati nell’offerta complessiva del calendario nazionale. Il livello nazionale nomina i capo campo tenendo conto delle esperienze pregresse. La durata variabile è relativa all’esperienza da vivere.
- Le esperienze sono legate alle tradizioni consolidate o a particolari necessità del programma nazionale, ad esempio: Route della Pace, Campo di Lourdes, Campi Bibbia, Campo dell’Argentario, Route della Francigena, Campo Alpe Adria, ecc. ecc……
MOMENTO DELL’APPROFONDIMENTO
Un’occasione per scendere in profondità di particolari temi legati alla progettualità nazionale può essere identificata quale “momento dell’approfondimento per la crescita personale e del Movimento” e concretizzata nella proposta di CAMPI I CARE.
- I Campi I CARE devono essere pianificati, organizzati e proposti dal livello nazionale, sono ideati per approfondire e studiare alcune tematiche utili alla crescita di ognuno, delle comunità e di tutto il Movimento. Caratteristica importante deve essere da un lato l’approfondimento degli argomenti e dall’altro l’incontro tra le persone provenienti da più parti. Potrebbe essere utile che da questi campi potessero emergere stimoli e considerazioni da rilanciare a tutto il Movimento.
- Le tematiche devono essere esplicitate nel programma triennale nazionale, per esempio attualmente potrebbero essere proposti Campi I CARE su: il Nuovo Umanesimo, la Laudato Si, I nuovi stili di vita, L’Amoris laetitia, La Spiritualità scout nel nostro tempo, il metodo scout per gli adulti, ecc. ecc…..….
Il Livello Nazionale
Il livello nazionale ha la responsabilità di promuovere l’omogeneità dei contenuti su tutto il territorio e coordinare le proposte in modo che gli eventi possano essere realizzati, periodicamente, in tutte le aree geografiche. In particolare il livello nazionale è a disposizione delle regioni per sostenerle nella progettazione degli eventi formativi.
Concretamente possiamo elencare alcune responsabilità per meglio operare in modo integrato tra i diversi livelli.
- I responsabili dei Campi, Route e Botteghe sono nominati quali capo campo dall’Esecutivo Nazionale, attingendo i nominativi dall’Elenco degli Animatori e tenendo conto delle esperienze pregresse. Gli staff sono proposti dai capi campo all’Esecutivo, e di norma i loro componenti provengono dalle regioni ospitanti o limitrofe a queste.
- L’Elenco Nazionale degli Animatori, con le precisazioni ed i criteri già stabiliti dal CN, è un buon strumento che però deve essere implementato e aggiornato anche annualmente.
- Gli obiettivi da raggiungere e i contenuti essenziali da trasmettere per ogni tipologia di evento formativo sono definiti dal livello nazionale, anche attraverso occasioni di confronto con i capi campo. In relazione a ciò si elaborerà un vademecum per il capo campo.
- Una bacheca on line, sul sito del Movimento, sarà lo strumento a disposizione di ogni staff per depositare attività, documentazione, relazioni ecc. vissute al campo di formazione e per attingere idee e materiale per preparare il proprio campo. Ogni singolo staff potrà elaborare così il proprio quaderno di campo.
- Il coordinamento dei Campi/Route/Botteghe è un servizio dell’Esecutivo Nazionale, il quale propone annualmente per l’approvazione al Consiglio Nazionale il calendario delle iniziative.
- Il livello nazionale promuove occasioni di incontro tra i capi campo e tra le pattuglie regionali della formazione per incentivare il confronto delle esperienze e per rendere omogenea la proposta formativa sul territorio nazionale. Predispone le griglie di verifica dei singoli eventi e raccoglie dai capi campo le relazioni finali di ogni evento. Predispone infine per il C.N. una relazione annuale di ciò che si è svolto.